Sfilata per una ciocca

Noi Associazione Komunque Donne ODV, ringraziamo VATIMARO eventi, Associazione “Charliebrown “, Teatro Tragodia, Staff parrucchieri Valentino, Digital Video Broadcast, Allestimenti Floreali “Casa Natura” per la serata dedicata alla donazione di ciocche di capelli per le parrucche per pazienti oncologiche.
Fare rete tutti/e insieme per far vivere meglio chi affronta un percorso difficile e doloroso e poter sfilare per questo con voi è stato per noi un immenso piacere. Ogni abito l’abbiamo cucito con i fili dell’amore, ogni materiale l’abbiamo riusato con le carezze della solidarietà.

E questo grazie a voi che ci avete coinvolte: speciale Donatella Casas, infaticabile Roberta Maccioni, magici Tiziana Siddi e Valentino Piras.

Grazie di cuore ❤️

 

Noi Associazione Komunque Donne ODV, ringraziamo VATIMARO eventi, Associazione “Charliebrown “, Teatro Tragodia, Staff parrucchieri Valentino, Digital Video Broadcast, Allestimenti Floreali “Casa Natura” per la serata dedicata alla donazione di ciocche di capelli per le parrucche per pazienti oncologiche.Fare rete tutti/e insieme per far vivere meglio chi affronta un percorso difficile e doloroso e poter sfilare per questo con voi è stato per noi un immenso piacere. Ogni abito l’abbiamo cucito con i fili dell’amore, ogni materiale l’abbiamo riusato con le carezze della solidarietà. E questo grazie a voi che ci avete coinvolte: speciale Donatella Casas, infaticabile Roberta Maccioni, magici Tiziana Siddi e Valentino Piras. Grazie di cuore ❤️

Pubblicato da Susy Mura su Lunedì 29 luglio 2019

Chiude la chirurgia del seno: “Non si può giocare con la vita delle donne”

 Maria Delogu

A proposito della chiusura della chirurgia della mammella dell’ospedale San Martino di Oristano, l’Associazione Komunque Donne odv onlus, in prima linea nell’aiuto alle donne con K mammario, chiede che una simile decisione sia ripensata e ritirata.

Non si può giocare con la vita delle donne. Oristano ha un centro screening HUB d’eccellenza, che, pur tra mille difficoltà logistiche, lavora benissimo e risponde alle esigenze del territorio; ha un day hospital di oncologia che, sottodimensionato come personale e postazioni, fa fronte egregiamente e con grande professionalità alle richieste di donne con tumore al seno, drammaticamente in aumento. Far cessare l’attività della chirurgia mammaria significa privare le pazienti di una parte fondamentale del percorso di cura.

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