Chiude la chirurgia del seno: “Non si può giocare con la vita delle donne”

 Maria Delogu

A proposito della chiusura della chirurgia della mammella dell’ospedale San Martino di Oristano, l’Associazione Komunque Donne odv onlus, in prima linea nell’aiuto alle donne con K mammario, chiede che una simile decisione sia ripensata e ritirata.

Non si può giocare con la vita delle donne. Oristano ha un centro screening HUB d’eccellenza, che, pur tra mille difficoltà logistiche, lavora benissimo e risponde alle esigenze del territorio; ha un day hospital di oncologia che, sottodimensionato come personale e postazioni, fa fronte egregiamente e con grande professionalità alle richieste di donne con tumore al seno, drammaticamente in aumento. Far cessare l’attività della chirurgia mammaria significa privare le pazienti di una parte fondamentale del percorso di cura.

L’Associazione Komunque Donne chiede di ascoltare le donne che sono, loro malgrado, le protagoniste e sono PERSONE non NUMERI.

Dietro ognuna di loro c’è un microcosmo familiare che inevitabilmente subisce le ripercussioni della malattia. Dover scegliere altre sedi in cui farsi curare, significa sconvolgere ancora di più la vita di tutti e significa anche un notevole esborso di denaro che dovrà comunque essere in parte rimborsato, con un aggravio di spese per lo stato.

Ha senso tutto ciò? Ha senso prendere decisioni di questa rilevanza senza aver prima ascoltato le protagoniste di queste storie di vita? Ripensateci e fate in modo che affrontare il tumore mammario non debba essere un percorso ad ostacoli, più di quanto la malattia già di per sè comporta.

L’Associazione Komunque Donne odv onlus

Giovedì, 25 aprile 2019